DISTURBO DI PERSONALITA'

BORDERLINE

COS'E'?

COS'E'?

Il Disturbo Borderline di Personalità è un disturbo di personalità che viene sinteticamente descritto come patologia caratterizzata da  instabilità pervasiva dell'umore e della gestione emotiva, delle relazioni interpersonali, della propria immagine, dell'identità e del comportamento, e un più generale deficit nella percezione del senso di sé. Questi elementi si rinforzano reciprocamente, generando notevole sofferenza e comportamenti problematici. Ne consegue che le persone con questo disturbo, pur essendo dotate di molte risorse personali e sociali, realizzano con difficoltà e a fatica i propri obiettivi.

I pazienti con disturbo borderline di personalità hanno una intolleranza all'essere soli; fanno sforzi frenetici per evitare l'abbandono e generare crisi, come la realizzazione di gesti suicidari in una modalità che invita al salvataggio e all'assistenza da altri.

La prevalenza segnalata del disturbo borderline di personalità negli Stati Uniti varia. La prevalenza mediana stimata è dell'1,6%, ma può arrivare fino al 5,9%. Nei pazienti trattati in ricovero ordinario per disturbi mentali, la prevalenza è del 20% circa. Circa il 75% dei pazienti con diagnosi di questo disturbo è di sesso femminile, ma nella popolazione generale degli Stati Uniti, il rapporto tra uomini e donne è 1:1.

 

COME SI MANIFESTA?

Instabilità nelle relazioni interpersonali (incapacità di investire su legami a lungo termine con tendenza a idealizzare per poi svalutare le persone);

RELAZIONI

Instabilità nell'immagine di sè (alterazione dell'identità, percezione di sè molto instabile);

IMMAGINE DI SE'

Instabilità nell'umore, frequenti e continue oscillazioni;

UMORE

Marcata impulsività (per esempio nelle aree relative al denaro, all'abuso di sostanze, guida spericolata, abbuffate).

IMPULSIVITA'

La persona tende a ricorrenti minacce, gesti, comportamenti suicidari o comportamenti automutilanti. In più fatica a controllare la rabbia e tende all'ideazione paranoide.

COMPORTAMENTI

Le rappresentazioni di sè sono opposte, non integre, scisse (per esempio a volte si sente un bravo ragazzo e a volte un delinquente). Ciò avviene anche nei confronti degli altri (idealizzazione e svalutazione, gruppo di buoni e gruppo di cattivi).

RAPPRESENTAZIONI

SOFFRO DEL DISTURBO?

Caratteristica distintiva dei disturbi della personalità è quella di essere pervasivi e invalidanti: il disturbo rende di fatto impossibile alla persona che ne è affetta un adattamento sano ed equilibrato alla realtà per cui vi saranno sempre delle ripercussioni sulla vita affettiva, sociale o lavorativa.  In più la situazione non migliora con il tempo. Se questi ultimi dati non sono presenti NON SI PUO' PARLARE DI DISTURBO DELLA PERSONALITA'.

Uno dei primi dati da cui partire per comprendere quindi se una persona è affetta da un disturbo della personalità è se vi è una compromissione significativa del funzionamento sociale, lavorativo o affettivo (per esempio se la persona non riesce mai a tenersi un lavoro o se non riesce a portare avanti nel tempo relazioni sentimentali o amicali).

E' molto difficile che le persone affette da un disturbo della personalità si rendano conto di un disturbo e che chiedano aiuto. Accade quasi sempre che siano le persone a loro vicine che si attivano per evidenziare il problema. Le persone che ne sono affette tendono infatti a pensare che ci siano qualcosa che non va “negli altri”, “nel mondo”, “nella società” più che in loro. Generalmente riescono a prendere contatto con i loro problemi solo attraverso il contatto e l'aiuto di uno specialista (psicologo, psichiatra o psicoterapeuta).

In genere i pazienti affetti da disturbo della personalità se arrivano a chiedere un consulto è a causa di altri sintomi che sono fastidiosi e mal tollerati rispetto ai sintomi del loro quadro di personalità.

 

Per una diagnosi di disturbo borderline di personalità, i pazienti devono avere

 

Un modello persistente di relazioni instabili, immagine di sé, ed emozioni (ossia, disregolazione emozionale) e pronunciata impulsività.

 

Questo modello persistente è mostrato da ≥ 5 dei seguenti:

 

- Sforzi disperati per evitare l'abbandono (reale o immaginario)

- Rapporti instabili e intensi che si alternano tra l'idealizzare e lo svalutare l'altra persona

- Un'immagine di sé o un senso di sé instabili

- Impulsività in ≥ 2 aree che potrebbero danneggiare loro stessi (p. es., il sesso non sicuro, le abbuffate, la guida spericolata)

- Ripetuti comportamenti, gesti o minacce suicidari o autolesionismo

- Rapidi cambiamenti di umore, di solito della durata solo di poche ore e raramente di più di un paio di giorni

- Persistenti sentimenti di vuoto

- Rabbia impropriamente intensa o problemi di controllo della rabbia

- Pensieri paranoici temporanei o gravi sintomi dissociativi innescati dallo stress

 

Inoltre, i sintomi devono essere iniziati nella prima età adulta, ma possono presentarsi durante l'adolescenza.

 

 

CAUSE

FATTORI DI RISCHIO

FATTORI DI RISCHIO 1

FATTORI DI RISCHIO 2

PREDISPOSIZIONE

Come si influenzano?

Infanzia

Genetica

Come influenza?

La causa principale del fallimento e dell'infelicità è barattare ciò che più vuoi per ciò che vuoi adesso.

ZIG ZIGLAR

EFFETTI

Gli effetti del Disturbo Borderline di Personalità sulla vita delle persone possono essere particolarmente invalidanti, riguardando diverse sfere:

- lavorativa (es. rinuncia ad un lavoro nonostante le capacità del soggetto);

- familiare ;

- personale (es. l'abuso di alcool e di droghe o il il ricorso ad atti autolesivi e suicidari);

- sociale (es. instabilità nelle relazioni interpersonali);

della persona che ne soffre.

 

Tra le conseguenze principali di questo disturbo figurano l’instabilità nei rapporti interpersonali, lo scarso rendimento lavorativo nonostante le capacità del soggetto, l’abuso di alcool e di droghe e, in casi estremi, il ricorso ad atti autolesivi e suicidari.

E' molto difficile gestire la sintomatologia per le persone affette da questo disturbo, e un aiuto specialistico diventa fondamentale per i soggetti coinvolti.

 

Se pensa di avere i sintomi o caratteristiche simili a questo disturbo, sappia che ESISTONO DELLE OTTIME TERAPIE PER TRATTARLO.

Non si faccia confondere da convinzioni come:

'è troppo difficile',

'è troppo tardi'

'sono troppo vecchio'.

Il benessere psicologico che si raggiunge risolvendo i propri disturbi E' UN DIRITTO DI TUTTE LE PERSONE, che si può raggiungere REALMENTE, affidandosi ad uno psicoterapeuta esperto.

IMPARARE A STARE BENE SI PUO',

davvero.

Se ritiene di soffrire di questo disturbo,

se vuole informazioni a riguardo o

desidera prendere un appuntamento,

non esiti a contattarmi:

 

Dott. Riccardo Trazzi - Psicologo e Psicoterapeuta

 

Riceve a:

- Bologna, via Regnoli 4/b

- Imola, via Emilia 304

- Castel S. Pietro Terme, via Grassi 7

 

Tel. 393.1935008

E-mail trazzi.riccardo@gmail.com

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Dott. Riccardo Trazzi - Psicologo e Psicoterapeuta Tel. 393.1935008 www.psicologo-bologna.com

Il Disturbo Borderline di Personalità è un disturbo di personalità che viene sinteticamente descritto come patologia caratterizzata da  instabilità pervasiva dell'umore e della gestione emotiva, delle relazioni interpersonali, della propria immagine, dell'identità e del comportamento, e un più generale deficit nella percezione del senso di sé. Questi elementi si rinforzano reciprocamente, generando notevole sofferenza e comportamenti problematici. Ne consegue che le persone con questo disturbo, pur essendo dotate di molte risorse personali e sociali, realizzano con difficoltà e a fatica i propri obiettivi.

I pazienti con disturbo borderline di personalità hanno una intolleranza all'essere soli; fanno sforzi frenetici per evitare l'abbandono e generare crisi, come la realizzazione di gesti suicidari in una modalità che invita al salvataggio e all'assistenza da altri.

La prevalenza segnalata del disturbo borderline di personalità negli Stati Uniti varia. La prevalenza mediana stimata è dell'1,6%, ma può arrivare fino al 5,9%. Nei pazienti trattati in ricovero ordinario per disturbi mentali, la prevalenza è del 20% circa. Circa il 75% dei pazienti con diagnosi di questo disturbo è di sesso femminile, ma nella popolazione generale degli Stati Uniti, il rapporto tra uomini e donne è 1:1.

Caratteristica distintiva dei disturbi della personalità è quella di essere pervasivi e invalidanti: il disturbo rende di fatto impossibile alla persona che ne è affetta un adattamento sano ed equilibrato alla realtà per cui vi saranno sempre delle ripercussioni sulla vita affettiva, sociale o lavorativa.  In più la situazione non migliora con il tempo. Se questi ultimi dati non sono presenti NON SI PUO' PARLARE DI DISTURBO DELLA PERSONALITA'.

Uno dei primi dati da cui partire per comprendere quindi se una persona è affetta da un disturbo della personalità è se vi è una compromissione significativa del funzionamento sociale, lavorativo o affettivo (per esempio se la persona non riesce mai a tenersi un lavoro o se non riesce a portare avanti nel tempo relazioni sentimentali o amicali).

E' molto difficile che le persone affette da un disturbo della personalità si rendano conto di un disturbo e che chiedano aiuto. Accade quasi sempre che siano le persone a loro vicine che si attivano per evidenziare il problema. Le persone che ne sono affette tendono infatti a pensare che ci siano qualcosa che non va “negli altri”, “nel mondo”, “nella società” più che in loro. Generalmente riescono a prendere contatto con i loro problemi solo attraverso il contatto e l'aiuto di uno specialista (psicologo, psichiatra o psicoterapeuta).

In genere i pazienti affetti da disturbo della personalità se arrivano a chiedere un consulto è a causa di altri sintomi che sono fastidiosi e mal tollerati rispetto ai sintomi del loro quadro di personalità.

 

Per una diagnosi di disturbo borderline di personalità, i pazienti devono avere

 

Un modello persistente di relazioni instabili, immagine di sé, ed emozioni (ossia, disregolazione emozionale) e pronunciata impulsività.

 

Questo modello persistente è mostrato da ≥ 5 dei seguenti:

 

- Sforzi disperati per evitare l'abbandono (reale o immaginario)

- Rapporti instabili e intensi che si alternano tra l'idealizzare e lo svalutare l'altra persona

- Un'immagine di sé o un senso di sé instabili

- Impulsività in ≥ 2 aree che potrebbero danneggiare loro stessi (p. es., il sesso non sicuro, le abbuffate, la guida spericolata)

- Ripetuti comportamenti, gesti o minacce suicidari o autolesionismo

- Rapidi cambiamenti di umore, di solito della durata solo di poche ore e raramente di più di un paio di giorni

- Persistenti sentimenti di vuoto

- Rabbia impropriamente intensa o problemi di controllo della rabbia

- Pensieri paranoici temporanei o gravi sintomi dissociativi innescati dallo stress

 

Inoltre, i sintomi devono essere iniziati nella prima età adulta, ma possono presentarsi durante l'adolescenza.

 

 

Gli effetti del Disturbo Borderline di Personalità sulla vita delle persone possono essere particolarmente invalidanti, riguardando diverse sfere:

- lavorativa (es. rinuncia ad un lavoro nonostante le capacità del soggetto);

- familiare ;

- personale (es. l'abuso di alcool e di droghe o il il ricorso ad atti autolesivi e suicidari);

- sociale (es. instabilità nelle relazioni interpersonali);

della persona che ne soffre.

 

Tra le conseguenze principali di questo disturbo figurano l’instabilità nei rapporti interpersonali, lo scarso rendimento lavorativo nonostante le capacità del soggetto, l’abuso di alcool e di droghe e, in casi estremi, il ricorso ad atti autolesivi e suicidari.

E' molto difficile gestire la sintomatologia per le persone affette da questo disturbo, e un aiuto specialistico diventa fondamentale per i soggetti coinvolti.

 

Se pensa di avere i sintomi o caratteristiche simili a questo disturbo, sappia che ESISTONO DELLE OTTIME TERAPIE PER TRATTARLO.

Non si faccia confondere da convinzioni come:

'è troppo difficile',

'è troppo tardi'

'sono troppo vecchio'.

Il benessere psicologico che si raggiunge risolvendo i propri disturbi E' UN DIRITTO DI TUTTE LE PERSONE, che si può raggiungere REALMENTE, affidandosi ad uno psicoterapeuta esperto.

IMPARARE A STARE BENE SI PUO',

davvero.

Il Disturbo Borderline di Personalità è un disturbo di personalità che viene sinteticamente descritto come patologia caratterizzata da  instabilità pervasiva dell'umore e della gestione emotiva, delle relazioni interpersonali, della propria immagine, dell'identità e del comportamento, e un più generale deficit nella percezione del senso di sé. Questi elementi si rinforzano reciprocamente, generando notevole sofferenza e comportamenti problematici. Ne consegue che le persone con questo disturbo, pur essendo dotate di molte risorse personali e sociali, realizzano con difficoltà e a fatica i propri obiettivi.

I pazienti con disturbo borderline di personalità hanno una intolleranza all'essere soli; fanno sforzi frenetici per evitare l'abbandono e generare crisi, come la realizzazione di gesti suicidari in una modalità che invita al salvataggio e all'assistenza da altri.

La prevalenza segnalata del disturbo borderline di personalità negli Stati Uniti varia. La prevalenza mediana stimata è dell'1,6%, ma può arrivare fino al 5,9%. Nei pazienti trattati in ricovero ordinario per disturbi mentali, la prevalenza è del 20% circa. Circa il 75% dei pazienti con diagnosi di questo disturbo è di sesso femminile, ma nella popolazione generale degli Stati Uniti, il rapporto tra uomini e donne è 1:1.

 

Caratteristica distintiva dei disturbi della personalità è quella di essere pervasivi e invalidanti: il disturbo rende di fatto impossibile alla persona che ne è affetta un adattamento sano ed equilibrato alla realtà per cui vi saranno sempre delle ripercussioni sulla vita affettiva, sociale o lavorativa.  In più la situazione non migliora con il tempo. Se questi ultimi dati non sono presenti NON SI PUO' PARLARE DI DISTURBO DELLA PERSONALITA'.

Uno dei primi dati da cui partire per comprendere quindi se una persona è affetta da un disturbo della personalità è se vi è una compromissione significativa del funzionamento sociale, lavorativo o affettivo (per esempio se la persona non riesce mai a tenersi un lavoro o se non riesce a portare avanti nel tempo relazioni sentimentali o amicali).

E' molto difficile che le persone affette da un disturbo della personalità si rendano conto di un disturbo e che chiedano aiuto. Accade quasi sempre che siano le persone a loro vicine che si attivano per evidenziare il problema. Le persone che ne sono affette tendono infatti a pensare che ci siano qualcosa che non va “negli altri”, “nel mondo”, “nella società” più che in loro. Generalmente riescono a prendere contatto con i loro problemi solo attraverso il contatto e l'aiuto di uno specialista (psicologo, psichiatra o psicoterapeuta).

In genere i pazienti affetti da disturbo della personalità se arrivano a chiedere un consulto è a causa di altri sintomi che sono fastidiosi e mal tollerati rispetto ai sintomi del loro quadro di personalità.

 

Per una diagnosi di disturbo borderline di personalità, i pazienti devono avere

 

Un modello persistente di relazioni instabili, immagine di sé, ed emozioni (ossia, disregolazione emozionale) e pronunciata impulsività.

 

Questo modello persistente è mostrato da ≥ 5 dei seguenti:

 

- Sforzi disperati per evitare l'abbandono (reale o immaginario)

- Rapporti instabili e intensi che si alternano tra l'idealizzare e lo svalutare l'altra persona

- Un'immagine di sé o un senso di sé instabili

- Impulsività in ≥ 2 aree che potrebbero danneggiare loro stessi (p. es., il sesso non sicuro, le abbuffate, la guida spericolata)

- Ripetuti comportamenti, gesti o minacce suicidari o autolesionismo

- Rapidi cambiamenti di umore, di solito della durata solo di poche ore e raramente di più di un paio di giorni

- Persistenti sentimenti di vuoto

- Rabbia impropriamente intensa o problemi di controllo della rabbia

- Pensieri paranoici temporanei o gravi sintomi dissociativi innescati dallo stress

 

Inoltre, i sintomi devono essere iniziati nella prima età adulta, ma possono presentarsi durante l'adolescenza.

 

 

Gli effetti del Disturbo Borderline di Personalità sulla vita delle persone possono essere particolarmente invalidanti, riguardando diverse sfere:

- lavorativa (es. rinuncia ad un lavoro nonostante le capacità del soggetto);

- familiare ;

- personale (es. l'abuso di alcool e di droghe o il il ricorso ad atti autolesivi e suicidari);

- sociale (es. instabilità nelle relazioni interpersonali);

della persona che ne soffre.

 

Tra le conseguenze principali di questo disturbo figurano l’instabilità nei rapporti interpersonali, lo scarso rendimento lavorativo nonostante le capacità del soggetto, l’abuso di alcool e di droghe e, in casi estremi, il ricorso ad atti autolesivi e suicidari.

E' molto difficile gestire la sintomatologia per le persone affette da questo disturbo, e un aiuto specialistico diventa fondamentale per i soggetti coinvolti.

 

Se pensa di avere i sintomi o caratteristiche simili a questo disturbo, sappia che ESISTONO DELLE OTTIME TERAPIE PER TRATTARLO.

Non si faccia confondere da convinzioni come:

'è troppo difficile',

'è troppo tardi'

'sono troppo vecchio'.

Il benessere psicologico che si raggiunge risolvendo i propri disturbi E' UN DIRITTO DI TUTTE LE PERSONE, che si può raggiungere REALMENTE, affidandosi ad uno psicoterapeuta esperto.

IMPARARE A STARE BENE SI PUO',

davvero.

Se ritiene di soffrire di questo disturbo,

se vuole informazioni a riguardo o

desidera prendere un appuntamento,

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Dott. Riccardo Trazzi - Psicologo e Psicoterapeuta

 

Riceve a:

- Bologna, via Regnoli 4/b

- Imola, via Emilia 304

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Tel. 393.1935008

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Il Disturbo Borderline di Personalità è un disturbo di personalità che viene sinteticamente descritto come patologia caratterizzata da  instabilità pervasiva dell'umore e della gestione emotiva, delle relazioni interpersonali, della propria immagine, dell'identità e del comportamento, e un più generale deficit nella percezione del senso di sé. Questi elementi si rinforzano reciprocamente, generando notevole sofferenza e comportamenti problematici. Ne consegue che le persone con questo disturbo, pur essendo dotate di molte risorse personali e sociali, realizzano con difficoltà e a fatica i propri obiettivi.

I pazienti con disturbo borderline di personalità hanno una intolleranza all'essere soli; fanno sforzi frenetici per evitare l'abbandono e generare crisi, come la realizzazione di gesti suicidari in una modalità che invita al salvataggio e all'assistenza da altri.

La prevalenza segnalata del disturbo borderline di personalità negli Stati Uniti varia. La prevalenza mediana stimata è dell'1,6%, ma può arrivare fino al 5,9%. Nei pazienti trattati in ricovero ordinario per disturbi mentali, la prevalenza è del 20% circa. Circa il 75% dei pazienti con diagnosi di questo disturbo è di sesso femminile, ma nella popolazione generale degli Stati Uniti, il rapporto tra uomini e donne è 1:1.

Caratteristica distintiva dei disturbi della personalità è quella di essere pervasivi e invalidanti: il disturbo rende di fatto impossibile alla persona che ne è affetta un adattamento sano ed equilibrato alla realtà per cui vi saranno sempre delle ripercussioni sulla vita affettiva, sociale o lavorativa.  In più la situazione non migliora con il tempo. Se questi ultimi dati non sono presenti NON SI PUO' PARLARE DI DISTURBO DELLA PERSONALITA'.

Uno dei primi dati da cui partire per comprendere quindi se una persona è affetta da un disturbo della personalità è se vi è una compromissione significativa del funzionamento sociale, lavorativo o affettivo (per esempio se la persona non riesce mai a tenersi un lavoro o se non riesce a portare avanti nel tempo relazioni sentimentali o amicali).

E' molto difficile che le persone affette da un disturbo della personalità si rendano conto di un disturbo e che chiedano aiuto. Accade quasi sempre che siano le persone a loro vicine che si attivano per evidenziare il problema. Le persone che ne sono affette tendono infatti a pensare che ci siano qualcosa che non va “negli altri”, “nel mondo”, “nella società” più che in loro. Generalmente riescono a prendere contatto con i loro problemi solo attraverso il contatto e l'aiuto di uno specialista (psicologo, psichiatra o psicoterapeuta).

In genere i pazienti affetti da disturbo della personalità se arrivano a chiedere un consulto è a causa di altri sintomi che sono fastidiosi e mal tollerati rispetto ai sintomi del loro quadro di personalità.

 

Per una diagnosi di disturbo borderline di personalità, i pazienti devono avere

 

Un modello persistente di relazioni instabili, immagine di sé, ed emozioni (ossia, disregolazione emozionale) e pronunciata impulsività.

 

Questo modello persistente è mostrato da ≥ 5 dei seguenti:

 

- Sforzi disperati per evitare l'abbandono (reale o immaginario)

- Rapporti instabili e intensi che si alternano tra l'idealizzare e lo svalutare l'altra persona

- Un'immagine di sé o un senso di sé instabili

- Impulsività in ≥ 2 aree che potrebbero danneggiare loro stessi (p. es., il sesso non sicuro, le abbuffate, la guida spericolata)

- Ripetuti comportamenti, gesti o minacce suicidari o autolesionismo

- Rapidi cambiamenti di umore, di solito della durata solo di poche ore e raramente di più di un paio di giorni

- Persistenti sentimenti di vuoto

- Rabbia impropriamente intensa o problemi di controllo della rabbia

- Pensieri paranoici temporanei o gravi sintomi dissociativi innescati dallo stress

 

Inoltre, i sintomi devono essere iniziati nella prima età adulta, ma possono presentarsi durante l'adolescenza.

 

 

Gli effetti del Disturbo Borderline di Personalità sulla vita delle persone possono essere particolarmente invalidanti, riguardando diverse sfere:

- lavorativa (es. rinuncia ad un lavoro nonostante le capacità del soggetto);

- familiare ;

- personale (es. l'abuso di alcool e di droghe o il il ricorso ad atti autolesivi e suicidari);

- sociale (es. instabilità nelle relazioni interpersonali);

della persona che ne soffre.

 

Tra le conseguenze principali di questo disturbo figurano l’instabilità nei rapporti interpersonali, lo scarso rendimento lavorativo nonostante le capacità del soggetto, l’abuso di alcool e di droghe e, in casi estremi, il ricorso ad atti autolesivi e suicidari.

E' molto difficile gestire la sintomatologia per le persone affette da questo disturbo, e un aiuto specialistico diventa fondamentale per i soggetti coinvolti.

 

Se pensa di avere i sintomi o caratteristiche simili a questo disturbo, sappia che ESISTONO DELLE OTTIME TERAPIE PER TRATTARLO.

Non si faccia confondere da convinzioni come:

'è troppo difficile',

'è troppo tardi'

'sono troppo vecchio'.

Il benessere psicologico che si raggiunge risolvendo i propri disturbi E' UN DIRITTO DI TUTTE LE PERSONE, che si può raggiungere REALMENTE, affidandosi ad uno psicoterapeuta esperto.

IMPARARE A STARE BENE SI PUO',

davvero.

Se ritiene di soffrire di questo disturbo,

se vuole informazioni a riguardo o

desidera prendere un appuntamento,

non esiti a contattarmi:

 

Dott. Riccardo Trazzi - Psicologo e Psicoterapeuta

 

Riceve a:

- Bologna, via Regnoli 4/b

- Imola, via Emilia 304

- Castel S. Pietro Terme, via Grassi 7

 

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E-mail trazzi.riccardo@gmail.com

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Il Disturbo Borderline di Personalità è un disturbo di personalità che viene sinteticamente descritto come patologia caratterizzata da  instabilità pervasiva dell'umore e della gestione emotiva, delle relazioni interpersonali, della propria immagine, dell'identità e del comportamento, e un più generale deficit nella percezione del senso di sé. Questi elementi si rinforzano reciprocamente, generando notevole sofferenza e comportamenti problematici. Ne consegue che le persone con questo disturbo, pur essendo dotate di molte risorse personali e sociali, realizzano con difficoltà e a fatica i propri obiettivi.

I pazienti con disturbo borderline di personalità hanno una intolleranza all'essere soli; fanno sforzi frenetici per evitare l'abbandono e generare crisi, come la realizzazione di gesti suicidari in una modalità che invita al salvataggio e all'assistenza da altri.

La prevalenza segnalata del disturbo borderline di personalità negli Stati Uniti varia. La prevalenza mediana stimata è dell'1,6%, ma può arrivare fino al 5,9%. Nei pazienti trattati in ricovero ordinario per disturbi mentali, la prevalenza è del 20% circa. Circa il 75% dei pazienti con diagnosi di questo disturbo è di sesso femminile, ma nella popolazione generale degli Stati Uniti, il rapporto tra uomini e donne è 1:1.

Caratteristica distintiva dei disturbi della personalità è quella di essere pervasivi e invalidanti: il disturbo rende di fatto impossibile alla persona che ne è affetta un adattamento sano ed equilibrato alla realtà per cui vi saranno sempre delle ripercussioni sulla vita affettiva, sociale o lavorativa.  In più la situazione non migliora con il tempo. Se questi ultimi dati non sono presenti NON SI PUO' PARLARE DI DISTURBO DELLA PERSONALITA'.

Uno dei primi dati da cui partire per comprendere quindi se una persona è affetta da un disturbo della personalità è se vi è una compromissione significativa del funzionamento sociale, lavorativo o affettivo (per esempio se la persona non riesce mai a tenersi un lavoro o se non riesce a portare avanti nel tempo relazioni sentimentali o amicali).

E' molto difficile che le persone affette da un disturbo della personalità si rendano conto di un disturbo e che chiedano aiuto. Accade quasi sempre che siano le persone a loro vicine che si attivano per evidenziare il problema. Le persone che ne sono affette tendono infatti a pensare che ci siano qualcosa che non va “negli altri”, “nel mondo”, “nella società” più che in loro. Generalmente riescono a prendere contatto con i loro problemi solo attraverso il contatto e l'aiuto di uno specialista (psicologo, psichiatra o psicoterapeuta).

In genere i pazienti affetti da disturbo della personalità se arrivano a chiedere un consulto è a causa di altri sintomi che sono fastidiosi e mal tollerati rispetto ai sintomi del loro quadro di personalità.

 

Per una diagnosi di disturbo borderline di personalità, i pazienti devono avere

 

Un modello persistente di relazioni instabili, immagine di sé, ed emozioni (ossia, disregolazione emozionale) e pronunciata impulsività.

 

Questo modello persistente è mostrato da ≥ 5 dei seguenti:

 

- Sforzi disperati per evitare l'abbandono (reale o immaginario)

- Rapporti instabili e intensi che si alternano tra l'idealizzare e lo svalutare l'altra persona

- Un'immagine di sé o un senso di sé instabili

- Impulsività in ≥ 2 aree che potrebbero danneggiare loro stessi (p. es., il sesso non sicuro, le abbuffate, la guida spericolata)

- Ripetuti comportamenti, gesti o minacce suicidari o autolesionismo

- Rapidi cambiamenti di umore, di solito della durata solo di poche ore e raramente di più di un paio di giorni

- Persistenti sentimenti di vuoto

- Rabbia impropriamente intensa o problemi di controllo della rabbia

- Pensieri paranoici temporanei o gravi sintomi dissociativi innescati dallo stress

 

Inoltre, i sintomi devono essere iniziati nella prima età adulta, ma possono presentarsi durante l'adolescenza.

 

 

Gli effetti del Disturbo Borderline di Personalità sulla vita delle persone possono essere particolarmente invalidanti, riguardando diverse sfere:

- lavorativa (es. rinuncia ad un lavoro nonostante le capacità del soggetto);

- familiare ;

- personale (es. l'abuso di alcool e di droghe o il il ricorso ad atti autolesivi e suicidari);

- sociale (es. instabilità nelle relazioni interpersonali);

della persona che ne soffre.

 

Tra le conseguenze principali di questo disturbo figurano l’instabilità nei rapporti interpersonali, lo scarso rendimento lavorativo nonostante le capacità del soggetto, l’abuso di alcool e di droghe e, in casi estremi, il ricorso ad atti autolesivi e suicidari.

E' molto difficile gestire la sintomatologia per le persone affette da questo disturbo, e un aiuto specialistico diventa fondamentale per i soggetti coinvolti.

 

Se pensa di avere i sintomi o caratteristiche simili a questo disturbo, sappia che ESISTONO DELLE OTTIME TERAPIE PER TRATTARLO.

Non si faccia confondere da convinzioni come:

'è troppo difficile',

'è troppo tardi'

'sono troppo vecchio'.

Il benessere psicologico che si raggiunge risolvendo i propri disturbi E' UN DIRITTO DI TUTTE LE PERSONE, che si può raggiungere REALMENTE, affidandosi ad uno psicoterapeuta esperto.

IMPARARE A STARE BENE SI PUO',

davvero.

Se ritiene di soffrire di questo disturbo,

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Dott. Riccardo Trazzi - Psicologo e Psicoterapeuta

 

Riceve a:

- Bologna, via Regnoli 4/b

- Imola, via Emilia 304

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Modulo ricevuto.

Il Disturbo Borderline di Personalità è un disturbo di personalità che viene sinteticamente descritto come patologia caratterizzata da  instabilità pervasiva dell'umore e della gestione emotiva, delle relazioni interpersonali, della propria immagine, dell'identità e del comportamento, e un più generale deficit nella percezione del senso di sé. Questi elementi si rinforzano reciprocamente, generando notevole sofferenza e comportamenti problematici. Ne consegue che le persone con questo disturbo, pur essendo dotate di molte risorse personali e sociali, realizzano con difficoltà e a fatica i propri obiettivi.

I pazienti con disturbo borderline di personalità hanno una intolleranza all'essere soli; fanno sforzi frenetici per evitare l'abbandono e generare crisi, come la realizzazione di gesti suicidari in una modalità che invita al salvataggio e all'assistenza da altri.

La prevalenza segnalata del disturbo borderline di personalità negli Stati Uniti varia. La prevalenza mediana stimata è dell'1,6%, ma può arrivare fino al 5,9%. Nei pazienti trattati in ricovero ordinario per disturbi mentali, la prevalenza è del 20% circa. Circa il 75% dei pazienti con diagnosi di questo disturbo è di sesso femminile, ma nella popolazione generale degli Stati Uniti, il rapporto tra uomini e donne è 1:1.

Caratteristica distintiva dei disturbi della personalità è quella di essere pervasivi e invalidanti: il disturbo rende di fatto impossibile alla persona che ne è affetta un adattamento sano ed equilibrato alla realtà per cui vi saranno sempre delle ripercussioni sulla vita affettiva, sociale o lavorativa.  In più la situazione non migliora con il tempo. Se questi ultimi dati non sono presenti NON SI PUO' PARLARE DI DISTURBO DELLA PERSONALITA'.

Uno dei primi dati da cui partire per comprendere quindi se una persona è affetta da un disturbo della personalità è se vi è una compromissione significativa del funzionamento sociale, lavorativo o affettivo (per esempio se la persona non riesce mai a tenersi un lavoro o se non riesce a portare avanti nel tempo relazioni sentimentali o amicali).

E' molto difficile che le persone affette da un disturbo della personalità si rendano conto di un disturbo e che chiedano aiuto. Accade quasi sempre che siano le persone a loro vicine che si attivano per evidenziare il problema. Le persone che ne sono affette tendono infatti a pensare che ci siano qualcosa che non va “negli altri”, “nel mondo”, “nella società” più che in loro. Generalmente riescono a prendere contatto con i loro problemi solo attraverso il contatto e l'aiuto di uno specialista (psicologo, psichiatra o psicoterapeuta).

In genere i pazienti affetti da disturbo della personalità se arrivano a chiedere un consulto è a causa di altri sintomi che sono fastidiosi e mal tollerati rispetto ai sintomi del loro quadro di personalità.

 

Per una diagnosi di disturbo borderline di personalità, i pazienti devono avere

 

Un modello persistente di relazioni instabili, immagine di sé, ed emozioni (ossia, disregolazione emozionale) e pronunciata impulsività.

 

Questo modello persistente è mostrato da ≥ 5 dei seguenti:

 

- Sforzi disperati per evitare l'abbandono (reale o immaginario)

- Rapporti instabili e intensi che si alternano tra l'idealizzare e lo svalutare l'altra persona

- Un'immagine di sé o un senso di sé instabili

- Impulsività in ≥ 2 aree che potrebbero danneggiare loro stessi (p. es., il sesso non sicuro, le abbuffate, la guida spericolata)

- Ripetuti comportamenti, gesti o minacce suicidari o autolesionismo

- Rapidi cambiamenti di umore, di solito della durata solo di poche ore e raramente di più di un paio di giorni

- Persistenti sentimenti di vuoto

- Rabbia impropriamente intensa o problemi di controllo della rabbia

- Pensieri paranoici temporanei o gravi sintomi dissociativi innescati dallo stress

 

Inoltre, i sintomi devono essere iniziati nella prima età adulta, ma possono presentarsi durante l'adolescenza.

 

 

Gli effetti del Disturbo Borderline di Personalità sulla vita delle persone possono essere particolarmente invalidanti, riguardando diverse sfere:

- lavorativa (es. rinuncia ad un lavoro nonostante le capacità del soggetto);

- familiare ;

- personale (es. l'abuso di alcool e di droghe o il il ricorso ad atti autolesivi e suicidari);

- sociale (es. instabilità nelle relazioni interpersonali);

della persona che ne soffre.

 

Tra le conseguenze principali di questo disturbo figurano l’instabilità nei rapporti interpersonali, lo scarso rendimento lavorativo nonostante le capacità del soggetto, l’abuso di alcool e di droghe e, in casi estremi, il ricorso ad atti autolesivi e suicidari.

E' molto difficile gestire la sintomatologia per le persone affette da questo disturbo, e un aiuto specialistico diventa fondamentale per i soggetti coinvolti.

 

Se pensa di avere i sintomi o caratteristiche simili a questo disturbo, sappia che ESISTONO DELLE OTTIME TERAPIE PER TRATTARLO.

Non si faccia confondere da convinzioni come:

'è troppo difficile',

'è troppo tardi'

'sono troppo vecchio'.

Il benessere psicologico che si raggiunge risolvendo i propri disturbi E' UN DIRITTO DI TUTTE LE PERSONE, che si può raggiungere REALMENTE, affidandosi ad uno psicoterapeuta esperto.

IMPARARE A STARE BENE SI PUO',

davvero.

Se ritiene di soffrire di questo disturbo,

se vuole informazioni a riguardo o

desidera prendere un appuntamento,

non esiti a contattarmi:

 

Dott. Riccardo Trazzi - Psicologo e Psicoterapeuta

 

Riceve a:

- Bologna, via Regnoli 4/b

- Imola, via Emilia 304

- Castel S. Pietro Terme, via Grassi 7

 

Tel. 393.1935008

E-mail trazzi.riccardo@gmail.com

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Il Disturbo Borderline di Personalità è un disturbo di personalità che viene sinteticamente descritto come patologia caratterizzata da  instabilità pervasiva dell'umore e della gestione emotiva, delle relazioni interpersonali, della propria immagine, dell'identità e del comportamento, e un più generale deficit nella percezione del senso di sé. Questi elementi si rinforzano reciprocamente, generando notevole sofferenza e comportamenti problematici. Ne consegue che le persone con questo disturbo, pur essendo dotate di molte risorse personali e sociali, realizzano con difficoltà e a fatica i propri obiettivi.

I pazienti con disturbo borderline di personalità hanno una intolleranza all'essere soli; fanno sforzi frenetici per evitare l'abbandono e generare crisi, come la realizzazione di gesti suicidari in una modalità che invita al salvataggio e all'assistenza da altri.

La prevalenza segnalata del disturbo borderline di personalità negli Stati Uniti varia. La prevalenza mediana stimata è dell'1,6%, ma può arrivare fino al 5,9%. Nei pazienti trattati in ricovero ordinario per disturbi mentali, la prevalenza è del 20% circa. Circa il 75% dei pazienti con diagnosi di questo disturbo è di sesso femminile, ma nella popolazione generale degli Stati Uniti, il rapporto tra uomini e donne è 1:1.

Caratteristica distintiva dei disturbi della personalità è quella di essere pervasivi e invalidanti: il disturbo rende di fatto impossibile alla persona che ne è affetta un adattamento sano ed equilibrato alla realtà per cui vi saranno sempre delle ripercussioni sulla vita affettiva, sociale o lavorativa.  In più la situazione non migliora con il tempo. Se questi ultimi dati non sono presenti NON SI PUO' PARLARE DI DISTURBO DELLA PERSONALITA'.

Uno dei primi dati da cui partire per comprendere quindi se una persona è affetta da un disturbo della personalità è se vi è una compromissione significativa del funzionamento sociale, lavorativo o affettivo (per esempio se la persona non riesce mai a tenersi un lavoro o se non riesce a portare avanti nel tempo relazioni sentimentali o amicali).

E' molto difficile che le persone affette da un disturbo della personalità si rendano conto di un disturbo e che chiedano aiuto. Accade quasi sempre che siano le persone a loro vicine che si attivano per evidenziare il problema. Le persone che ne sono affette tendono infatti a pensare che ci siano qualcosa che non va “negli altri”, “nel mondo”, “nella società” più che in loro. Generalmente riescono a prendere contatto con i loro problemi solo attraverso il contatto e l'aiuto di uno specialista (psicologo, psichiatra o psicoterapeuta).

In genere i pazienti affetti da disturbo della personalità se arrivano a chiedere un consulto è a causa di altri sintomi che sono fastidiosi e mal tollerati rispetto ai sintomi del loro quadro di personalità.

 

Per una diagnosi di disturbo borderline di personalità, i pazienti devono avere

 

Un modello persistente di relazioni instabili, immagine di sé, ed emozioni (ossia, disregolazione emozionale) e pronunciata impulsività.

 

Questo modello persistente è mostrato da ≥ 5 dei seguenti:

 

- Sforzi disperati per evitare l'abbandono (reale o immaginario)

- Rapporti instabili e intensi che si alternano tra l'idealizzare e lo svalutare l'altra persona

- Un'immagine di sé o un senso di sé instabili

- Impulsività in ≥ 2 aree che potrebbero danneggiare loro stessi (p. es., il sesso non sicuro, le abbuffate, la guida spericolata)

- Ripetuti comportamenti, gesti o minacce suicidari o autolesionismo

- Rapidi cambiamenti di umore, di solito della durata solo di poche ore e raramente di più di un paio di giorni

- Persistenti sentimenti di vuoto

- Rabbia impropriamente intensa o problemi di controllo della rabbia

- Pensieri paranoici temporanei o gravi sintomi dissociativi innescati dallo stress

 

Inoltre, i sintomi devono essere iniziati nella prima età adulta, ma possono presentarsi durante l'adolescenza.

 

Gli effetti del Disturbo Borderline di Personalità sulla vita delle persone possono essere particolarmente invalidanti, riguardando diverse sfere:

- lavorativa (es. rinuncia ad un lavoro nonostante le capacità del soggetto);

- familiare ;

- personale (es. l'abuso di alcool e di droghe o il il ricorso ad atti autolesivi e suicidari);

- sociale (es. instabilità nelle relazioni interpersonali);

della persona che ne soffre.

 

Tra le conseguenze principali di questo disturbo figurano l’instabilità nei rapporti interpersonali, lo scarso rendimento lavorativo nonostante le capacità del soggetto, l’abuso di alcool e di droghe e, in casi estremi, il ricorso ad atti autolesivi e suicidari.

E' molto difficile gestire la sintomatologia per le persone affette da questo disturbo, e un aiuto specialistico diventa fondamentale per i soggetti coinvolti.

 

Se pensa di avere i sintomi o caratteristiche simili a questo disturbo, sappia che ESISTONO DELLE OTTIME TERAPIE PER TRATTARLO.

Non si faccia confondere da convinzioni come:

'è troppo difficile',

'è troppo tardi'

'sono troppo vecchio'.

Il benessere psicologico che si raggiunge risolvendo i propri disturbi E' UN DIRITTO DI TUTTE LE PERSONE, che si può raggiungere REALMENTE, affidandosi ad uno psicoterapeuta esperto.

IMPARARE A STARE BENE SI PUO',

davvero.

Se ritiene di soffrire di questo disturbo,

se vuole informazioni a riguardo o

desidera prendere un appuntamento,

non esiti a contattarmi:

 

Dott. Riccardo Trazzi - Psicologo e Psicoterapeuta

 

Riceve a:

- Bologna, via Regnoli 4/b

- Imola, via Emilia 304

- Castel S. Pietro Terme,

via Grassi 7

 

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