DISTURBO DI PERSONALITA'

ANTISOCIALE

COS'E'?

COS'E'?

Il Disturbo Antisociale di Personalità è un disturbo di personalità caratterizzato da:

- disprezzo patologico della persona nei confronti delle regole e della società;

- comportamento impulsivo;

- incapacità di assumersi responsabilità;

- indifferenza nei confronti dei sentimenti altrui.

Un altro fattore da tenere in stretta considerazione per la diagnosi del disturbo è la mancanza di empatia e di rimorso.

 

Le persone con disturbo antisociale di personalità commettono atti illeciti, fraudolenti, tendenti allo sfruttamento e sconsiderati per profitto personale o per piacere e senza rimorsi; esse possono effettuare le seguenti azioni:

- Giustificare o razionalizzare il loro comportamento (p. es., pensando che i perdenti meritino la sconfitta, cercando di essere i numero uno)

- Colpevolizzare la vittima per essere sciocca o incapace

- Essere indifferenti allo sfruttamento e alle loro azioni nocive sugli altri

 

COME SI MANIFESTA?

Si soffre di questo disturbo quando la propria personalità è caratterizzata da inosservanza e violazione dei diritti degli altri, incapacità di conformarsi alle norme sociali

MANIFESTAZIONI

 Comportamenti che violano la legalità, impulsività, aggressività, irresponsabilità, inosservanza della sicurezza propria e degli altri, mancanza di rimorso e indifferenza dopo avere danneggiato, maltrattato o derubato un'altra persona.

COMPORTAMENTI

Questo tipo di comportamento si manifesta fin dall'adolescenza. Le persone appaiono incapaci di portare avanti un'attività lavorativa o di studio in modo continuativo o di far fronte ad obblighi sociali, legali o finanziari.

CONSEGUENZE

I pazienti con disturbo antisociale di personalità possono esprimere il loro disprezzo per gli altri e per la legge, distruggendo proprietà, molestando gli altri, o rubando. Essi possono ingannare, sfruttare, raggirare o manipolare le persone per ottenere ciò che vogliono (p. es., il denaro, il potere, il sesso). Essi possono utilizzare uno pseudonimo.

ESEMPI

Questi pazienti sono impulsivi, tendono a non pianificare il futuro e a non considerare le conseguenze sulla propria sicurezza o quella degli altri. Essi possono improvvisamente cambiare lavoro, case, o relazioni, accelerare quando si guida e guidare in stato di ebbrezza. Possono consumare quantità eccessive di alcol o assumere droghe illegali.

IMPULSIVITA'

Il rimorso per le azioni è scarso. I pazienti con disturbo antisociale di personalità possono razionalizzare le loro azioni accusando altri delle loro sofferenze (p. es., se lo meritavano) o del modo di vivere (p. es., sleale). Essi sono determinati nel maltrattare e nel fare ciò che pensano sia meglio per se stessi a ogni costo. Presentano  scarsa o nulla EMPATIA.

RIMORSO

SOFFRO DEL DISTURBO?

Caratteristica distintiva dei disturbi della personalità è quella di essere pervasivi e invalidanti: il disturbo rende di fatto impossibile alla persona che ne è affetta un adattamento sano ed equilibrato alla realtà per cui vi saranno sempre delle ripercussioni sulla vita affettiva, sociale o lavorativa.  In più la situazione non migliora con il tempo. Se questi ultimi dati non sono presenti NON SI PUO' PARLARE DI DISTURBO DELLA PERSONALITA'.

Uno dei primi dati da cui partire per comprendere quindi se una persona è affetta da un disturbo della personalità è se vi è una compromissione significativa del funzionamento sociale, lavorativo o affettivo (per esempio se la persona non riesce mai a tenersi un lavoro o se non riesce a portare avanti nel tempo relazioni sentimentali o amicali).

E' molto difficile che le persone affette da un disturbo della personalità si rendano conto di un disturbo e che chiedano aiuto. Accade quasi sempre che siano le persone a loro vicine che si attivano per evidenziare il problema. Le persone che ne sono affette tendono infatti a pensare che ci siano qualcosa che non va “negli altri”, “nel mondo”, “nella società” più che in loro. Generalmente riescono a prendere contatto con i loro problemi solo attraverso il contatto e l'aiuto di uno specialista (psicologo, psichiatra o psicoterapeuta).

In genere i pazienti affetti da disturbo della personalità se arrivano a chiedere un consulto è a causa di altri sintomi che sono fastidiosi e mal tollerati rispetto ai sintomi del loro quadro di personalità.

 

Per una diagnosi di disturbo antisociale di personalità, i pazienti devono presentare

 

Un persistente disprezzo per i diritti degli altri

 

Questo disprezzo è mostrato dalla presenza di ≥ 3 dei seguenti:

 

- Trascurando la legge, come indicato da azioni ripetutamente commesse che sono motivo di arresto

- Essendo ingannevoli, come indicato dal mentire ripetutamente, dall'utilizzare pseudonimi o dal truffare gli altri per guadagno personale o per piacere

- Agendo impulsivamente o senza pianificazioni per il futuro

- Essendo facilmente provocabili o aggressivi, come indicato dallo sfociare spesso in scontri fisici o dall'aggredire gli altri

- Incautamente non curandosi della propria sicurezza o della sicurezza altrui

- Agendo frequentemente in modo irresponsabile, come indicato dal lasciare un lavoro senza avere piani per ottenerne un altro o non pagando le bollette

- Non provando rimorsi, come indicato dall'indifferenza o dalla razionalizzazione nel ferire o maltrattare gli altri

 

Inoltre, i pazienti devono presentare un disturbo della condotta prima dell'età di 15 anni. Il disturbo antisociale di personalità viene diagnosticato solo in persone di età ≥ 18 anni.

 

 

CAUSE

ETA'

DECORSO

FATTORI DI RISCHIO 1

PREDISPOSIZIONE

Quando si presenta?

Cronicità

Probabilità

Come influenza?

Il male: o è crimine o è malattia.

PATRIZIO STRAFORINI

EFFETTI

La personalità cosiddetta normale ha un insieme di caratteristiche che sono compromesse negli individui che soffrono di disturbo della personalità:

 

elasticità nei comportamenti

 

capacità a tollerare differenze individuali e frustrazioni

 

accettazione degli altri come individui di pari dignità

 

empatia

 

identificazione con gli altri

 

imparare dall’esperienza

 

Se una persona è affetta da un disturbo della personalità vi è una compromissione significativa del funzionamento sociale, lavorativo o affettivo (per esempio la persona non riesce mai a tenersi un lavoro o non riesce a portare avanti nel tempo relazioni sentimentali o amicali).

 

Difficilmente pensa di avere un disturbo. Generalmente sono le persone che gli stanno accanto (per esempio i familiari o i colleghi di lavoro) che avvertono il disagio creato dalle caratteristiche peculiari della persona e che si mobilitano per fare in modo che essa sia aiutata.

 

L’impulsività che caratterizza le persone con disturbo antisociale di personalità può determinare cambiamenti improvvisi di lavoro, di residenza o di relazioni e, dunque, notevoli difficoltà di inserimento sociale.

L’inserimento sociale è fortemente limitato soprattutto perché queste persone, a causa dei loro comportamenti aggressivi, immorali e illegali, spesso vengono emarginate.

Chi ha un disturbo antisociale di personalità, inoltre, ha maggiori probabilità rispetto alla popolazione generale di non raggiungere un’indipendenza economica, impoverirsi e diventare un “senzatetto”. Può anche trascorrere molti anni in istituti di pena e morire prematuramente per causa violenta (es. suicidio, incidenti, omicidi).

 

Se pensa di avere i sintomi o caratteristiche simili a questo disturbo, sappia che ESISTONO DELLE OTTIME TERAPIE PER TRATTARLO.

Non si faccia confondere da convinzioni come:

'è troppo difficile',

'è troppo tardi'

'sono troppo vecchio'.

Il benessere psicologico che si raggiunge risolvendo i propri disturbi E' UN DIRITTO DI TUTTE LE PERSONE, che si può raggiungere REALMENTE, affidandosi ad uno psicoterapeuta esperto.

IMPARARE A STARE BENE SI PUO',

davvero.

 

Se ritiene di soffrire di questo disturbo,

se vuole informazioni a riguardo o

desidera prendere un appuntamento,

non esiti a contattarmi:

 

Dott. Riccardo Trazzi - Psicologo e Psicoterapeuta

 

Riceve a:

- Bologna, via Regnoli 4/b

- Imola, via Emilia 304

- Castel S. Pietro Terme, via Grassi 7

 

Tel. 393.1935008

E-mail trazzi.riccardo@gmail.com

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Il Disturbo Antisociale di Personalità è un disturbo di personalità caratterizzato da:

- disprezzo patologico della persona nei confronti delle regole e della società;

- comportamento impulsivo;

- incapacità di assumersi responsabilità;

- indifferenza nei confronti dei sentimenti altrui.

Un altro fattore da tenere in stretta considerazione per la diagnosi del disturbo è la mancanza di empatia e di rimorso.

 

Le persone con disturbo antisociale di personalità commettono atti illeciti, fraudolenti, tendenti allo sfruttamento e sconsiderati per profitto personale o per piacere e senza rimorsi; esse possono effettuare le seguenti azioni:

- Giustificare o razionalizzare il loro comportamento (p. es., pensando che i perdenti meritino la sconfitta, cercando di essere i numero uno)

- Colpevolizzare la vittima per essere sciocca o incapace

- Essere indifferenti allo sfruttamento e alle loro azioni nocive sugli altri

 

Caratteristica distintiva dei disturbi della personalità è quella di essere pervasivi e invalidanti: il disturbo rende di fatto impossibile alla persona che ne è affetta un adattamento sano ed equilibrato alla realtà per cui vi saranno sempre delle ripercussioni sulla vita affettiva, sociale o lavorativa.  In più la situazione non migliora con il tempo. Se questi ultimi dati non sono presenti NON SI PUO' PARLARE DI DISTURBO DELLA PERSONALITA'.

Uno dei primi dati da cui partire per comprendere quindi se una persona è affetta da un disturbo della personalità è se vi è una compromissione significativa del funzionamento sociale, lavorativo o affettivo (per esempio se la persona non riesce mai a tenersi un lavoro o se non riesce a portare avanti nel tempo relazioni sentimentali o amicali).

E' molto difficile che le persone affette da un disturbo della personalità si rendano conto di un disturbo e che chiedano aiuto. Accade quasi sempre che siano le persone a loro vicine che si attivano per evidenziare il problema. Le persone che ne sono affette tendono infatti a pensare che ci siano qualcosa che non va “negli altri”, “nel mondo”, “nella società” più che in loro. Generalmente riescono a prendere contatto con i loro problemi solo attraverso il contatto e l'aiuto di uno specialista (psicologo, psichiatra o psicoterapeuta).

In genere i pazienti affetti da disturbo della personalità se arrivano a chiedere un consulto è a causa di altri sintomi che sono fastidiosi e mal tollerati rispetto ai sintomi del loro quadro di personalità.

 

Per una diagnosi di disturbo antisociale di personalità, i pazienti devono presentare

 

Un persistente disprezzo per i diritti degli altri

 

Questo disprezzo è mostrato dalla presenza di ≥ 3 dei seguenti:

 

- Trascurando la legge, come indicato da azioni ripetutamente commesse che sono motivo di arresto

- Essendo ingannevoli, come indicato dal mentire ripetutamente, dall'utilizzare pseudonimi o dal truffare gli altri per guadagno personale o per piacere

- Agendo impulsivamente o senza pianificazioni per il futuro

- Essendo facilmente provocabili o aggressivi, come indicato dallo sfociare spesso in scontri fisici o dall'aggredire gli altri

- Incautamente non curandosi della propria sicurezza o della sicurezza altrui

- Agendo frequentemente in modo irresponsabile, come indicato dal lasciare un lavoro senza avere piani per ottenerne un altro o non pagando le bollette

- Non provando rimorsi, come indicato dall'indifferenza o dalla razionalizzazione nel ferire o maltrattare gli altri

 

Inoltre, i pazienti devono presentare un disturbo della condotta prima dell'età di 15 anni. Il disturbo antisociale di personalità viene diagnosticato solo in persone di età ≥ 18 anni.

 

 

La personalità cosiddetta normale ha un insieme di caratteristiche che sono compromesse negli individui che soffrono di disturbo della personalità:

 

elasticità nei comportamenti

 

capacità a tollerare differenze individuali e frustrazioni

 

accettazione degli altri come individui di pari dignità

 

empatia

 

identificazione con gli altri

 

imparare dall’esperienza

 

Se una persona è affetta da un disturbo della personalità vi è una compromissione significativa del funzionamento sociale, lavorativo o affettivo (per esempio la persona non riesce mai a tenersi un lavoro o non riesce a portare avanti nel tempo relazioni sentimentali o amicali).

 

Difficilmente pensa di avere un disturbo. Generalmente sono le persone che gli stanno accanto (per esempio i familiari o i colleghi di lavoro) che avvertono il disagio creato dalle caratteristiche peculiari della persona e che si mobilitano per fare in modo che essa sia aiutata.

 

L’impulsività che caratterizza le persone con disturbo antisociale di personalità può determinare cambiamenti improvvisi di lavoro, di residenza o di relazioni e, dunque, notevoli difficoltà di inserimento sociale.

L’inserimento sociale è fortemente limitato soprattutto perché queste persone, a causa dei loro comportamenti aggressivi, immorali e illegali, spesso vengono emarginate.

Chi ha un disturbo antisociale di personalità, inoltre, ha maggiori probabilità rispetto alla popolazione generale di non raggiungere un’indipendenza economica, impoverirsi e diventare un “senzatetto”. Può anche trascorrere molti anni in istituti di pena e morire prematuramente per causa violenta (es. suicidio, incidenti, omicidi).

 

Se pensa di avere i sintomi o caratteristiche simili a questo disturbo, sappia che ESISTONO DELLE OTTIME TERAPIE PER TRATTARLO.

Non si faccia confondere da convinzioni come:

'è troppo difficile',

'è troppo tardi'

'sono troppo vecchio'.

Il benessere psicologico che si raggiunge risolvendo i propri disturbi E' UN DIRITTO DI TUTTE LE PERSONE, che si può raggiungere REALMENTE, affidandosi ad uno psicoterapeuta esperto.

IMPARARE A STARE BENE SI PUO',

davvero.

 

Il Disturbo Antisociale di Personalità è un disturbo di personalità caratterizzato da:

- disprezzo patologico della persona nei confronti delle regole e della società;

- comportamento impulsivo;

- incapacità di assumersi responsabilità;

- indifferenza nei confronti dei sentimenti altrui.

Un altro fattore da tenere in stretta considerazione per la diagnosi del disturbo è la mancanza di empatia e di rimorso.

 

Le persone con disturbo antisociale di personalità commettono atti illeciti, fraudolenti, tendenti allo sfruttamento e sconsiderati per profitto personale o per piacere e senza rimorsi; esse possono effettuare le seguenti azioni:

- Giustificare o razionalizzare il loro comportamento (p. es., pensando che i perdenti meritino la sconfitta, cercando di essere i numero uno)

- Colpevolizzare la vittima per essere sciocca o incapace

- Essere indifferenti allo sfruttamento e alle loro azioni nocive sugli altri

 

Caratteristica distintiva dei disturbi della personalità è quella di essere pervasivi e invalidanti: il disturbo rende di fatto impossibile alla persona che ne è affetta un adattamento sano ed equilibrato alla realtà per cui vi saranno sempre delle ripercussioni sulla vita affettiva, sociale o lavorativa.  In più la situazione non migliora con il tempo. Se questi ultimi dati non sono presenti NON SI PUO' PARLARE DI DISTURBO DELLA PERSONALITA'.

Uno dei primi dati da cui partire per comprendere quindi se una persona è affetta da un disturbo della personalità è se vi è una compromissione significativa del funzionamento sociale, lavorativo o affettivo (per esempio se la persona non riesce mai a tenersi un lavoro o se non riesce a portare avanti nel tempo relazioni sentimentali o amicali).

E' molto difficile che le persone affette da un disturbo della personalità si rendano conto di un disturbo e che chiedano aiuto. Accade quasi sempre che siano le persone a loro vicine che si attivano per evidenziare il problema. Le persone che ne sono affette tendono infatti a pensare che ci siano qualcosa che non va “negli altri”, “nel mondo”, “nella società” più che in loro. Generalmente riescono a prendere contatto con i loro problemi solo attraverso il contatto e l'aiuto di uno specialista (psicologo, psichiatra o psicoterapeuta).

In genere i pazienti affetti da disturbo della personalità se arrivano a chiedere un consulto è a causa di altri sintomi che sono fastidiosi e mal tollerati rispetto ai sintomi del loro quadro di personalità.

 

Per una diagnosi di disturbo antisociale di personalità, i pazienti devono presentare

 

Un persistente disprezzo per i diritti degli altri

 

Questo disprezzo è mostrato dalla presenza di ≥ 3 dei seguenti:

 

- Trascurando la legge, come indicato da azioni ripetutamente commesse che sono motivo di arresto

- Essendo ingannevoli, come indicato dal mentire ripetutamente, dall'utilizzare pseudonimi o dal truffare gli altri per guadagno personale o per piacere

- Agendo impulsivamente o senza pianificazioni per il futuro

- Essendo facilmente provocabili o aggressivi, come indicato dallo sfociare spesso in scontri fisici o dall'aggredire gli altri

- Incautamente non curandosi della propria sicurezza o della sicurezza altrui

- Agendo frequentemente in modo irresponsabile, come indicato dal lasciare un lavoro senza avere piani per ottenerne un altro o non pagando le bollette

- Non provando rimorsi, come indicato dall'indifferenza o dalla razionalizzazione nel ferire o maltrattare gli altri

 

Inoltre, i pazienti devono presentare un disturbo della condotta prima dell'età di 15 anni. Il disturbo antisociale di personalità viene diagnosticato solo in persone di età ≥ 18 anni.

 

 

La personalità cosiddetta normale ha un insieme di caratteristiche che sono compromesse negli individui che soffrono di disturbo della personalità:

 

elasticità nei comportamenti

 

capacità a tollerare differenze individuali e frustrazioni

 

accettazione degli altri come individui di pari dignità

 

empatia

 

identificazione con gli altri

 

imparare dall’esperienza

 

Se una persona è affetta da un disturbo della personalità vi è una compromissione significativa del funzionamento sociale, lavorativo o affettivo (per esempio la persona non riesce mai a tenersi un lavoro o non riesce a portare avanti nel tempo relazioni sentimentali o amicali).

 

Difficilmente pensa di avere un disturbo. Generalmente sono le persone che gli stanno accanto (per esempio i familiari o i colleghi di lavoro) che avvertono il disagio creato dalle caratteristiche peculiari della persona e che si mobilitano per fare in modo che essa sia aiutata.

 

L’impulsività che caratterizza le persone con disturbo antisociale di personalità può determinare cambiamenti improvvisi di lavoro, di residenza o di relazioni e, dunque, notevoli difficoltà di inserimento sociale.

L’inserimento sociale è fortemente limitato soprattutto perché queste persone, a causa dei loro comportamenti aggressivi, immorali e illegali, spesso vengono emarginate.

Chi ha un disturbo antisociale di personalità, inoltre, ha maggiori probabilità rispetto alla popolazione generale di non raggiungere un’indipendenza economica, impoverirsi e diventare un “senzatetto”. Può anche trascorrere molti anni in istituti di pena e morire prematuramente per causa violenta (es. suicidio, incidenti, omicidi).

 

Se pensa di avere i sintomi o caratteristiche simili a questo disturbo, sappia che ESISTONO DELLE OTTIME TERAPIE PER TRATTARLO.

Non si faccia confondere da convinzioni come:

'è troppo difficile',

'è troppo tardi'

'sono troppo vecchio'.

Il benessere psicologico che si raggiunge risolvendo i propri disturbi E' UN DIRITTO DI TUTTE LE PERSONE, che si può raggiungere REALMENTE, affidandosi ad uno psicoterapeuta esperto.

IMPARARE A STARE BENE SI PUO',

davvero.

 

Se ritiene di soffrire di questo disturbo,

se vuole informazioni a riguardo o

desidera prendere un appuntamento,

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Dott. Riccardo Trazzi - Psicologo e Psicoterapeuta

 

Riceve a:

- Bologna, via Regnoli 4/b

- Imola, via Emilia 304

- Castel S. Pietro Terme, via Grassi 7

 

Tel. 393.1935008

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Il Disturbo Antisociale di Personalità è un disturbo di personalità caratterizzato da:

- disprezzo patologico della persona nei confronti delle regole e della società;

- comportamento impulsivo;

- incapacità di assumersi responsabilità;

- indifferenza nei confronti dei sentimenti altrui.

Un altro fattore da tenere in stretta considerazione per la diagnosi del disturbo è la mancanza di empatia e di rimorso.

 

Le persone con disturbo antisociale di personalità commettono atti illeciti, fraudolenti, tendenti allo sfruttamento e sconsiderati per profitto personale o per piacere e senza rimorsi; esse possono effettuare le seguenti azioni:

- Giustificare o razionalizzare il loro comportamento (p. es., pensando che i perdenti meritino la sconfitta, cercando di essere i numero uno)

- Colpevolizzare la vittima per essere sciocca o incapace

- Essere indifferenti allo sfruttamento e alle loro azioni nocive sugli altri

Caratteristica distintiva dei disturbi della personalità è quella di essere pervasivi e invalidanti: il disturbo rende di fatto impossibile alla persona che ne è affetta un adattamento sano ed equilibrato alla realtà per cui vi saranno sempre delle ripercussioni sulla vita affettiva, sociale o lavorativa.  In più la situazione non migliora con il tempo. Se questi ultimi dati non sono presenti NON SI PUO' PARLARE DI DISTURBO DELLA PERSONALITA'.

Uno dei primi dati da cui partire per comprendere quindi se una persona è affetta da un disturbo della personalità è se vi è una compromissione significativa del funzionamento sociale, lavorativo o affettivo (per esempio se la persona non riesce mai a tenersi un lavoro o se non riesce a portare avanti nel tempo relazioni sentimentali o amicali).

E' molto difficile che le persone affette da un disturbo della personalità si rendano conto di un disturbo e che chiedano aiuto. Accade quasi sempre che siano le persone a loro vicine che si attivano per evidenziare il problema. Le persone che ne sono affette tendono infatti a pensare che ci siano qualcosa che non va “negli altri”, “nel mondo”, “nella società” più che in loro. Generalmente riescono a prendere contatto con i loro problemi solo attraverso il contatto e l'aiuto di uno specialista (psicologo, psichiatra o psicoterapeuta).

In genere i pazienti affetti da disturbo della personalità se arrivano a chiedere un consulto è a causa di altri sintomi che sono fastidiosi e mal tollerati rispetto ai sintomi del loro quadro di personalità.

 

Per una diagnosi di disturbo antisociale di personalità, i pazienti devono presentare

 

Un persistente disprezzo per i diritti degli altri

 

Questo disprezzo è mostrato dalla presenza di ≥ 3 dei seguenti:

 

- Trascurando la legge, come indicato da azioni ripetutamente commesse che sono motivo di arresto

- Essendo ingannevoli, come indicato dal mentire ripetutamente, dall'utilizzare pseudonimi o dal truffare gli altri per guadagno personale o per piacere

- Agendo impulsivamente o senza pianificazioni per il futuro

- Essendo facilmente provocabili o aggressivi, come indicato dallo sfociare spesso in scontri fisici o dall'aggredire gli altri

- Incautamente non curandosi della propria sicurezza o della sicurezza altrui

- Agendo frequentemente in modo irresponsabile, come indicato dal lasciare un lavoro senza avere piani per ottenerne un altro o non pagando le bollette

- Non provando rimorsi, come indicato dall'indifferenza o dalla razionalizzazione nel ferire o maltrattare gli altri

 

Inoltre, i pazienti devono presentare un disturbo della condotta prima dell'età di 15 anni. Il disturbo antisociale di personalità viene diagnosticato solo in persone di età ≥ 18 anni.

 

 

La personalità cosiddetta normale ha un insieme di caratteristiche che sono compromesse negli individui che soffrono di disturbo della personalità:

 

elasticità nei comportamenti

 

capacità a tollerare differenze individuali e frustrazioni

 

accettazione degli altri come individui di pari dignità

 

empatia

 

identificazione con gli altri

 

imparare dall’esperienza

 

Se una persona è affetta da un disturbo della personalità vi è una compromissione significativa del funzionamento sociale, lavorativo o affettivo (per esempio la persona non riesce mai a tenersi un lavoro o non riesce a portare avanti nel tempo relazioni sentimentali o amicali).

 

Difficilmente pensa di avere un disturbo. Generalmente sono le persone che gli stanno accanto (per esempio i familiari o i colleghi di lavoro) che avvertono il disagio creato dalle caratteristiche peculiari della persona e che si mobilitano per fare in modo che essa sia aiutata.

 

L’impulsività che caratterizza le persone con disturbo antisociale di personalità può determinare cambiamenti improvvisi di lavoro, di residenza o di relazioni e, dunque, notevoli difficoltà di inserimento sociale.

L’inserimento sociale è fortemente limitato soprattutto perché queste persone, a causa dei loro comportamenti aggressivi, immorali e illegali, spesso vengono emarginate.

Chi ha un disturbo antisociale di personalità, inoltre, ha maggiori probabilità rispetto alla popolazione generale di non raggiungere un’indipendenza economica, impoverirsi e diventare un “senzatetto”. Può anche trascorrere molti anni in istituti di pena e morire prematuramente per causa violenta (es. suicidio, incidenti, omicidi).

 

Se pensa di avere i sintomi o caratteristiche simili a questo disturbo, sappia che ESISTONO DELLE OTTIME TERAPIE PER TRATTARLO.

Non si faccia confondere da convinzioni come:

'è troppo difficile',

'è troppo tardi'

'sono troppo vecchio'.

Il benessere psicologico che si raggiunge risolvendo i propri disturbi E' UN DIRITTO DI TUTTE LE PERSONE, che si può raggiungere REALMENTE, affidandosi ad uno psicoterapeuta esperto.

IMPARARE A STARE BENE SI PUO',

davvero.

 

Se ritiene di soffrire di questo disturbo,

se vuole informazioni a riguardo o

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Dott. Riccardo Trazzi - Psicologo e Psicoterapeuta

 

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- Bologna, via Regnoli 4/b

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- disprezzo patologico della persona nei confronti delle regole e della società;

- comportamento impulsivo;

- incapacità di assumersi responsabilità;

- indifferenza nei confronti dei sentimenti altrui.

Un altro fattore da tenere in stretta considerazione per la diagnosi del disturbo è la mancanza di empatia e di rimorso.

 

Le persone con disturbo antisociale di personalità commettono atti illeciti, fraudolenti, tendenti allo sfruttamento e sconsiderati per profitto personale o per piacere e senza rimorsi; esse possono effettuare le seguenti azioni:

- Giustificare o razionalizzare il loro comportamento (p. es., pensando che i perdenti meritino la sconfitta, cercando di essere i numero uno)

- Colpevolizzare la vittima per essere sciocca o incapace

- Essere indifferenti allo sfruttamento e alle loro azioni nocive sugli altri

Caratteristica distintiva dei disturbi della personalità è quella di essere pervasivi e invalidanti: il disturbo rende di fatto impossibile alla persona che ne è affetta un adattamento sano ed equilibrato alla realtà per cui vi saranno sempre delle ripercussioni sulla vita affettiva, sociale o lavorativa.  In più la situazione non migliora con il tempo. Se questi ultimi dati non sono presenti NON SI PUO' PARLARE DI DISTURBO DELLA PERSONALITA'.

Uno dei primi dati da cui partire per comprendere quindi se una persona è affetta da un disturbo della personalità è se vi è una compromissione significativa del funzionamento sociale, lavorativo o affettivo (per esempio se la persona non riesce mai a tenersi un lavoro o se non riesce a portare avanti nel tempo relazioni sentimentali o amicali).

E' molto difficile che le persone affette da un disturbo della personalità si rendano conto di un disturbo e che chiedano aiuto. Accade quasi sempre che siano le persone a loro vicine che si attivano per evidenziare il problema. Le persone che ne sono affette tendono infatti a pensare che ci siano qualcosa che non va “negli altri”, “nel mondo”, “nella società” più che in loro. Generalmente riescono a prendere contatto con i loro problemi solo attraverso il contatto e l'aiuto di uno specialista (psicologo, psichiatra o psicoterapeuta).

In genere i pazienti affetti da disturbo della personalità se arrivano a chiedere un consulto è a causa di altri sintomi che sono fastidiosi e mal tollerati rispetto ai sintomi del loro quadro di personalità.

 

Per una diagnosi di disturbo antisociale di personalità, i pazienti devono presentare

 

Un persistente disprezzo per i diritti degli altri

 

Questo disprezzo è mostrato dalla presenza di ≥ 3 dei seguenti:

 

- Trascurando la legge, come indicato da azioni ripetutamente commesse che sono motivo di arresto

- Essendo ingannevoli, come indicato dal mentire ripetutamente, dall'utilizzare pseudonimi o dal truffare gli altri per guadagno personale o per piacere

- Agendo impulsivamente o senza pianificazioni per il futuro

- Essendo facilmente provocabili o aggressivi, come indicato dallo sfociare spesso in scontri fisici o dall'aggredire gli altri

- Incautamente non curandosi della propria sicurezza o della sicurezza altrui

- Agendo frequentemente in modo irresponsabile, come indicato dal lasciare un lavoro senza avere piani per ottenerne un altro o non pagando le bollette

- Non provando rimorsi, come indicato dall'indifferenza o dalla razionalizzazione nel ferire o maltrattare gli altri

 

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La personalità cosiddetta normale ha un insieme di caratteristiche che sono compromesse negli individui che soffrono di disturbo della personalità:

 

elasticità nei comportamenti

 

capacità a tollerare differenze individuali e frustrazioni

 

accettazione degli altri come individui di pari dignità

 

empatia

 

identificazione con gli altri

 

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Se una persona è affetta da un disturbo della personalità vi è una compromissione significativa del funzionamento sociale, lavorativo o affettivo (per esempio la persona non riesce mai a tenersi un lavoro o non riesce a portare avanti nel tempo relazioni sentimentali o amicali).

 

Difficilmente pensa di avere un disturbo. Generalmente sono le persone che gli stanno accanto (per esempio i familiari o i colleghi di lavoro) che avvertono il disagio creato dalle caratteristiche peculiari della persona e che si mobilitano per fare in modo che essa sia aiutata.

 

L’impulsività che caratterizza le persone con disturbo antisociale di personalità può determinare cambiamenti improvvisi di lavoro, di residenza o di relazioni e, dunque, notevoli difficoltà di inserimento sociale.

L’inserimento sociale è fortemente limitato soprattutto perché queste persone, a causa dei loro comportamenti aggressivi, immorali e illegali, spesso vengono emarginate.

Chi ha un disturbo antisociale di personalità, inoltre, ha maggiori probabilità rispetto alla popolazione generale di non raggiungere un’indipendenza economica, impoverirsi e diventare un “senzatetto”. Può anche trascorrere molti anni in istituti di pena e morire prematuramente per causa violenta (es. suicidio, incidenti, omicidi).

 

Se pensa di avere i sintomi o caratteristiche simili a questo disturbo, sappia che ESISTONO DELLE OTTIME TERAPIE PER TRATTARLO.

Non si faccia confondere da convinzioni come:

'è troppo difficile',

'è troppo tardi'

'sono troppo vecchio'.

Il benessere psicologico che si raggiunge risolvendo i propri disturbi E' UN DIRITTO DI TUTTE LE PERSONE, che si può raggiungere REALMENTE, affidandosi ad uno psicoterapeuta esperto.

IMPARARE A STARE BENE SI PUO',

davvero.

 

Se ritiene di soffrire di questo disturbo,

se vuole informazioni a riguardo o

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Il Disturbo Antisociale di Personalità è un disturbo di personalità caratterizzato da:

- disprezzo patologico della persona nei confronti delle regole e della società;

- comportamento impulsivo;

- incapacità di assumersi responsabilità;

- indifferenza nei confronti dei sentimenti altrui.

Un altro fattore da tenere in stretta considerazione per la diagnosi del disturbo è la mancanza di empatia e di rimorso.

 

Le persone con disturbo antisociale di personalità commettono atti illeciti, fraudolenti, tendenti allo sfruttamento e sconsiderati per profitto personale o per piacere e senza rimorsi; esse possono effettuare le seguenti azioni:

- Giustificare o razionalizzare il loro comportamento (p. es., pensando che i perdenti meritino la sconfitta, cercando di essere i numero uno)

- Colpevolizzare la vittima per essere sciocca o incapace

- Essere indifferenti allo sfruttamento e alle loro azioni nocive sugli altri

Caratteristica distintiva dei disturbi della personalità è quella di essere pervasivi e invalidanti: il disturbo rende di fatto impossibile alla persona che ne è affetta un adattamento sano ed equilibrato alla realtà per cui vi saranno sempre delle ripercussioni sulla vita affettiva, sociale o lavorativa.  In più la situazione non migliora con il tempo. Se questi ultimi dati non sono presenti NON SI PUO' PARLARE DI DISTURBO DELLA PERSONALITA'.

Uno dei primi dati da cui partire per comprendere quindi se una persona è affetta da un disturbo della personalità è se vi è una compromissione significativa del funzionamento sociale, lavorativo o affettivo (per esempio se la persona non riesce mai a tenersi un lavoro o se non riesce a portare avanti nel tempo relazioni sentimentali o amicali).

E' molto difficile che le persone affette da un disturbo della personalità si rendano conto di un disturbo e che chiedano aiuto. Accade quasi sempre che siano le persone a loro vicine che si attivano per evidenziare il problema. Le persone che ne sono affette tendono infatti a pensare che ci siano qualcosa che non va “negli altri”, “nel mondo”, “nella società” più che in loro. Generalmente riescono a prendere contatto con i loro problemi solo attraverso il contatto e l'aiuto di uno specialista (psicologo, psichiatra o psicoterapeuta).

In genere i pazienti affetti da disturbo della personalità se arrivano a chiedere un consulto è a causa di altri sintomi che sono fastidiosi e mal tollerati rispetto ai sintomi del loro quadro di personalità.

 

Per una diagnosi di disturbo antisociale di personalità, i pazienti devono presentare

 

Un persistente disprezzo per i diritti degli altri

 

Questo disprezzo è mostrato dalla presenza di ≥ 3 dei seguenti:

 

- Trascurando la legge, come indicato da azioni ripetutamente commesse che sono motivo di arresto

- Essendo ingannevoli, come indicato dal mentire ripetutamente, dall'utilizzare pseudonimi o dal truffare gli altri per guadagno personale o per piacere

- Agendo impulsivamente o senza pianificazioni per il futuro

- Essendo facilmente provocabili o aggressivi, come indicato dallo sfociare spesso in scontri fisici o dall'aggredire gli altri

- Incautamente non curandosi della propria sicurezza o della sicurezza altrui

- Agendo frequentemente in modo irresponsabile, come indicato dal lasciare un lavoro senza avere piani per ottenerne un altro o non pagando le bollette

- Non provando rimorsi, come indicato dall'indifferenza o dalla razionalizzazione nel ferire o maltrattare gli altri

 

Inoltre, i pazienti devono presentare un disturbo della condotta prima dell'età di 15 anni. Il disturbo antisociale di personalità viene diagnosticato solo in persone di età ≥ 18 anni.

 

 

La personalità cosiddetta normale ha un insieme di caratteristiche che sono compromesse negli individui che soffrono di disturbo della personalità:

 

elasticità nei comportamenti

 

capacità a tollerare differenze individuali e frustrazioni

 

accettazione degli altri come individui di pari dignità

 

empatia

 

identificazione con gli altri

 

imparare dall’esperienza

 

Se una persona è affetta da un disturbo della personalità vi è una compromissione significativa del funzionamento sociale, lavorativo o affettivo (per esempio la persona non riesce mai a tenersi un lavoro o non riesce a portare avanti nel tempo relazioni sentimentali o amicali).

 

Difficilmente pensa di avere un disturbo. Generalmente sono le persone che gli stanno accanto (per esempio i familiari o i colleghi di lavoro) che avvertono il disagio creato dalle caratteristiche peculiari della persona e che si mobilitano per fare in modo che essa sia aiutata.

 

L’impulsività che caratterizza le persone con disturbo antisociale di personalità può determinare cambiamenti improvvisi di lavoro, di residenza o di relazioni e, dunque, notevoli difficoltà di inserimento sociale.

L’inserimento sociale è fortemente limitato soprattutto perché queste persone, a causa dei loro comportamenti aggressivi, immorali e illegali, spesso vengono emarginate.

Chi ha un disturbo antisociale di personalità, inoltre, ha maggiori probabilità rispetto alla popolazione generale di non raggiungere un’indipendenza economica, impoverirsi e diventare un “senzatetto”. Può anche trascorrere molti anni in istituti di pena e morire prematuramente per causa violenta (es. suicidio, incidenti, omicidi).

 

Se pensa di avere i sintomi o caratteristiche simili a questo disturbo, sappia che ESISTONO DELLE OTTIME TERAPIE PER TRATTARLO.

Non si faccia confondere da convinzioni come:

'è troppo difficile',

'è troppo tardi'

'sono troppo vecchio'.

Il benessere psicologico che si raggiunge risolvendo i propri disturbi E' UN DIRITTO DI TUTTE LE PERSONE, che si può raggiungere REALMENTE, affidandosi ad uno psicoterapeuta esperto.

IMPARARE A STARE BENE SI PUO',

davvero.

 

Se ritiene di soffrire di questo disturbo,

se vuole informazioni a riguardo o

desidera prendere un appuntamento,

non esiti a contattarmi:

 

Dott. Riccardo Trazzi - Psicologo e Psicoterapeuta

 

Riceve a:

- Bologna, via Regnoli 4/b

- Imola, via Emilia 304

- Castel S. Pietro Terme, via Grassi 7

 

Tel. 393.1935008

E-mail trazzi.riccardo@gmail.com

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Il Disturbo Antisociale di Personalità è un disturbo di personalità caratterizzato da:

- disprezzo patologico della persona nei confronti delle regole e della società;

- comportamento impulsivo;

- incapacità di assumersi responsabilità;

- indifferenza nei confronti dei sentimenti altrui.

Un altro fattore da tenere in stretta considerazione per la diagnosi del disturbo è la mancanza di empatia e di rimorso.

 

Le persone con disturbo antisociale di personalità commettono atti illeciti, fraudolenti, tendenti allo sfruttamento e sconsiderati per profitto personale o per piacere e senza rimorsi; esse possono effettuare le seguenti azioni:

- Giustificare o razionalizzare il loro comportamento (p. es., pensando che i perdenti meritino la sconfitta, cercando di essere i numero uno)

- Colpevolizzare la vittima per essere sciocca o incapace

- Essere indifferenti allo sfruttamento e alle loro azioni nocive sugli altri

Caratteristica distintiva dei disturbi della personalità è quella di essere pervasivi e invalidanti: il disturbo rende di fatto impossibile alla persona che ne è affetta un adattamento sano ed equilibrato alla realtà per cui vi saranno sempre delle ripercussioni sulla vita affettiva, sociale o lavorativa.  In più la situazione non migliora con il tempo. Se questi ultimi dati non sono presenti NON SI PUO' PARLARE DI DISTURBO DELLA PERSONALITA'.

Uno dei primi dati da cui partire per comprendere quindi se una persona è affetta da un disturbo della personalità è se vi è una compromissione significativa del funzionamento sociale, lavorativo o affettivo (per esempio se la persona non riesce mai a tenersi un lavoro o se non riesce a portare avanti nel tempo relazioni sentimentali o amicali).

E' molto difficile che le persone affette da un disturbo della personalità si rendano conto di un disturbo e che chiedano aiuto. Accade quasi sempre che siano le persone a loro vicine che si attivano per evidenziare il problema. Le persone che ne sono affette tendono infatti a pensare che ci siano qualcosa che non va “negli altri”, “nel mondo”, “nella società” più che in loro. Generalmente riescono a prendere contatto con i loro problemi solo attraverso il contatto e l'aiuto di uno specialista (psicologo, psichiatra o psicoterapeuta).

In genere i pazienti affetti da disturbo della personalità se arrivano a chiedere un consulto è a causa di altri sintomi che sono fastidiosi e mal tollerati rispetto ai sintomi del loro quadro di personalità.

 

Per una diagnosi di disturbo antisociale di personalità, i pazienti devono presentare

 

Un persistente disprezzo per i diritti degli altri

 

Questo disprezzo è mostrato dalla presenza di ≥ 3 dei seguenti:

 

- Trascurando la legge, come indicato da azioni ripetutamente commesse che sono motivo di arresto

- Essendo ingannevoli, come indicato dal mentire ripetutamente, dall'utilizzare pseudonimi o dal truffare gli altri per guadagno personale o per piacere

- Agendo impulsivamente o senza pianificazioni per il futuro

- Essendo facilmente provocabili o aggressivi, come indicato dallo sfociare spesso in scontri fisici o dall'aggredire gli altri

- Incautamente non curandosi della propria sicurezza o della sicurezza altrui

- Agendo frequentemente in modo irresponsabile, come indicato dal lasciare un lavoro senza avere piani per ottenerne un altro o non pagando le bollette

- Non provando rimorsi, come indicato dall'indifferenza o dalla razionalizzazione nel ferire o maltrattare gli altri

 

Inoltre, i pazienti devono presentare un disturbo della condotta prima dell'età di 15 anni. Il disturbo antisociale di personalità viene diagnosticato solo in persone di età ≥ 18 anni.

 

 

La personalità cosiddetta normale ha un insieme di caratteristiche che sono compromesse negli individui che soffrono di disturbo della personalità:

 

elasticità nei comportamenti

 

capacità a tollerare differenze individuali e frustrazioni

 

accettazione degli altri come individui di pari dignità

 

empatia

 

identificazione con gli altri

 

imparare dall’esperienza

 

Se una persona è affetta da un disturbo della personalità vi è una compromissione significativa del funzionamento sociale, lavorativo o affettivo (per esempio la persona non riesce mai a tenersi un lavoro o non riesce a portare avanti nel tempo relazioni sentimentali o amicali).

 

Difficilmente pensa di avere un disturbo. Generalmente sono le persone che gli stanno accanto (per esempio i familiari o i colleghi di lavoro) che avvertono il disagio creato dalle caratteristiche peculiari della persona e che si mobilitano per fare in modo che essa sia aiutata.

 

L’impulsività che caratterizza le persone con disturbo antisociale di personalità può determinare cambiamenti improvvisi di lavoro, di residenza o di relazioni e, dunque, notevoli difficoltà di inserimento sociale.

L’inserimento sociale è fortemente limitato soprattutto perché queste persone, a causa dei loro comportamenti aggressivi, immorali e illegali, spesso vengono emarginate.

Chi ha un disturbo antisociale di personalità, inoltre, ha maggiori probabilità rispetto alla popolazione generale di non raggiungere un’indipendenza economica, impoverirsi e diventare un “senzatetto”. Può anche trascorrere molti anni in istituti di pena e morire prematuramente per causa violenta (es. suicidio, incidenti, omicidi).

 

Se pensa di avere i sintomi o caratteristiche simili a questo disturbo, sappia che ESISTONO DELLE OTTIME TERAPIE PER TRATTARLO.

Non si faccia confondere da convinzioni come:

'è troppo difficile',

'è troppo tardi'

'sono troppo vecchio'.

Il benessere psicologico che si raggiunge risolvendo i propri disturbi E' UN DIRITTO DI TUTTE LE PERSONE, che si può raggiungere REALMENTE, affidandosi ad uno psicoterapeuta esperto.

IMPARARE A STARE BENE SI PUO',

davvero.

 

Se ritiene di soffrire di questo disturbo,

se vuole informazioni a riguardo o

desidera prendere un appuntamento,

non esiti a contattarmi:

 

Dott. Riccardo Trazzi - Psicologo e Psicoterapeuta

 

Riceve a:

- Bologna, via Regnoli 4/b

- Imola, via Emilia 304

- Castel S. Pietro Terme,

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